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Monaci a Camaldoli
Da un millennio, Camaldoli vuol dire monaci.
Fu nel 1025 che Romualdo, un monaco di Ravenna, fondò - in questa foresta del Casentino - l'Eremo e il Monastero di Camaldoli,
che dà il nome alla "Congregazione Camaldolese dell'Ordine di San Benedetto".
Essa conta nove fondazioni e 120 monaci in tutto.
Ancora oggi, il suo scopo è quello della vita monastica secondo la Regola benedettina e gli antichi statuti camaldolesi.
La figura del monaco, che è antica e sfida la modernità.
La figura di Benedetto, padre del monachesimo occidentale.
E infine quella di Romualdo, monaco ed eremita dell'anno mille.
Sono le tre figure che aiutano a comprendere Camaldoli e le regole della solitudine,
della comunione e dell'ospitalità che ancora ne ispirano la vita.
nelle foto
- il lupo nel piccolo museo della Forestale a Campigna
- chiesetta a Campigna
- sentiero e ponticello verso il passo della Calla
- passo della Calla
- bosco nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
- sentiero della dorsale del Poggione Giogana Poggio Scale
- capitello Madonna del Fuoco al Poggio Scali
- sentieri verso l'eremo di Camaldoli
- eremo di Camaldoli e la chiesa
- eremo di Camaldoli e la cella di San Romualdo