.:. Berlino'90 : in occasione della caduta del 'Muro di Berlino' .:.
periodo | 2...14 giugno 1990 - gg. 13 |
chilometri totali percorsi | 2.197 Km |
media chilometraggio giornaliero | 170 Km |
tappa più lunga | ( NewMarkt / Praga ) 220 Km |
altezza massima | GrossGlockner: 2.505 m.Slm |
dislivello totale in salita | 11.000 m |
nazioni attraversate | Italia, Austria, Cecoslovacchia, DDR, Berlino Oves/Est, DDR, Cecoslovacchia, Germania Ovest, Austria, Italia |
principali città | Villach, Linz, C.Budejovice, Praga, Domalice, Dresda, Meissen, Berlino, Potsdam, Grimma, Karl-Marx-Stadt, Carlovy Vary, Zelezna Ruda, Passau, Salisburgo, Lienz, Cortina, Belluno |
I protagonisti
L'entusiasmo di arrivare fino al "muro" di Berlino con la mia bicicletta mi ha invaso fin dal primo momento quando, con l'amico Aldo, abbiamo pensato di effettuare questo per noi importante "viaggio".
L'emozione, avvicinandosi il momento della partenza, cresceva ogni giorno piu' forte ma al momento del via ci attendeva il grande dispiacere che proprio il caro amico Aldo non poteva parteciparvi, cosi' i primi giorni ho scaricato queste mie tensioni emotive e la tristezza pedalando 'a tutta' negli incantevoli paesaggi austriaci che sembrano fatti appositamente per la gioia dei ciclisti.
L'entusiasmo e' rinato in me' e nei miei due compagni di avventura portandoci a superare tutto d'un fiato gli innumerevoli saliscendi dell'Austria e della Cecoslovacchia e facendo si che con tre lunghissime tappe fossimo gia' in quel di Praga.
La mia impressione e' stata di una citta' rimasta tecnologicamente un po' 'indietro' ma carica di tanti ricordi storici.
Abbiamo assistito al magnifico spettacolo del cambio della guardia al Parlamento e mi sono ripromesso di ritornarvi.
Finita la baldanza dei primi giorni proseguiamo nel nostro itinerario verso nord e con una pedalata notevolmente piu' tranquilla affrontiamo le belle strade, tutte a saliscendi, che ci portano al confine con la DDR.
L'emozione era grande e le nostre paure si sono dissolte solo quando con incredibilmente sbrigative formalita' abbiamo attraversato la tanto discussa ed ignota frontiera.
Fin da subito la simpatia per le buffe e simpaticissime Traband, che riempivano i parcheggi, ci ha portato una nota di allegria e spensieratezza, ma anche subito il terribile pave' ci ha fatto ricordare la durezza della strada rovinandoci la pedalata (e non solo quella ...) e facendomi patire la prima sonora crisi.
Passata Dresda il paesaggio non e' poi piu' di tanto interessante, e finalmente eccoci a Berlino.
La citta' a ovest e' molto ben tenuta, tante aiuole e giardini con grandiosi vialoni e file di case e palazzi moderni, di antico, a causa della guerra..., vi e' rimasto ben poco.
Di interessante c'e' solo il "MURO" e non ho perso l'occasione per picchiare anch'io un po' di martellate in questo sinistro monumento.
Contenti e appesantiti di un po' di cemento, ma anche un po' delusi per aver trovato cosi' poco di interessante, riprendiamo la strada del ritorno e con essa i nostri problemi di trovare da mangiare e l'albergo per la notte.
In Cecoslovacchia poi, l'ho vista veramente brutta quando, solo alle nove di sera, affamati, in mezzo alla nebbia e sotto una gelida pioggia battente, abbiamo fortunosamente trovato un bellissimo e caldo alberghetto di montagna.
Poi un'altra importante tappa a Salisburgo, prima del tanto temuto GrossGlockner.
L'impegnativa salita, iniziata sotto la pioggia e terminata in una bufera di neve, il peso opprimente dei bagagli e la polare accoglienza riservataci dal passo, sono stati una vera tribolazione, ma dopo le lunghe discese, ancor prima di attraversare il confine, gia' sentivo l'aria di casa.
Varcata la soglia della nostra pianura riecco il sole, il caldo e l'afa...
Dopo 13 giorni di fatica e sofferenza e 2.200 chilometri di strada siamo di nuovo a casa, con il cuore carico di questo indimenticabile viaggio, pieno di imprevisti, ma anche ricco di importanti mete mai finora da me raggiunte.
Una esperienza indescrivibile.
Fabio
Non era la prima volta che, con la mia bicicletta, raggiungevo una importante citta' europea, eppure arrivare a Berlino mi ha dato una emozione del tutto particolare.
Nel far girare la ruote proprio nel corridoio all'interno del "muro", non ho provato gioia, ne soddisfazione per la 'conquista' (ciclisticamente parlando) di questa importante meta, ma solo tanta ed immensa commozione.
Per tutto questo viaggio l'animo e' stato legato ad emozioni di natura storica e politica, tanto da mettere quasi in secondo piano i pur notevoli aspetti paesaggistici.
E' stato un addentrarsi nelle pagine piu' importanti della storia contemporanea.
Da Berlino, fulcro della seconda guerra mondiale, a tutte le conseguenze storiche e politiche che ha lasciato, agli ultimi clamorosi sviluppi di questi giorni.
Berlino, una delle grandi capitali della cultura contemporanea, o meglio del disagio culturale contemporaneo, e' una citta' sfuggente ed immensa, non e' per il 'turismo classico', eppure all'occhio attento non puo' sfuggire che, dietro a quegli interminabili quartieri di palazzi, c'e' qualcosa di 'strano'.
E' una sensazione non ben definita di 'disagio'.
Le tracce della guerra sono cancellate, eppure l'aria e' piena delle pesanti conseguenze che ha lasciato in eredita'.
La vecchia Prussia bisogna cercarla altrove, per esempio nelle piccole cittadine di campagna miracolosamente scampate alla devastazione.
E poi Dresda.
Il piu' grande bombardamento aereo della storia, 2.000 aerei, 600.000 bombe, 250.000 morti: in UNA NOTTE !.
E' una cosa da lasciare ancor oggi senza fiato vedere il quartiere proprio nel centro della citta' tenuto a ricordo di quella notte.
E' poi le caserme russe, le postazioni militari nei boschi, i cartelli stradali con 'diritto di precedenza ai carri armati'.
E poi in Cecoslovacchia, il vento forte del cambiamento comprese le storture, le elezioni, i cippi nelle Piazze di Praga che ricordano i luoghi e i momenti tristi della 'primavera'.
E poi Terezin, fortezza e prigione AustroUngarica e campo di concentramento nazista.
E poi la gente, un miscuglio di razze e di problemi, le ciminiere e gli occhi tristi.
Abbiamo avuto la fortuna di percorrere queste strade in un momento cosi' intenso, e sono grato alla mia bicicletta perche' mi permette, e sono certo che nessun altro mezzo possa fare di meglio, di entrare proprio nel cuore di queste cose.
Se c'e' una speranza per il nostro futuro sono convinto si trovi proprio nel 'vaccino' che ci da' il non dimenticare il nostro passato.
Gianni
Piu' che una gita, questo viaggio e' stato un fatto sportivo e una grande avventura.
Siamo stati seduti in sella tante ore da diventare un tutt'uno con la bici e il bagaglio.
Fatica, fame, distanza percorsa, meta giornaliera, strada da seguire, salita, discesa, rapporti e velocita', erano queste le costanti occupazioni di quei 13 giorni.
No, non e' stato tutto facile, tutt'altro.
Giornate intere a correre sotto la pioggia, chilometri e chilometri di pave' a volte talmente sconnesso da rischiare di lasciarci le ruote incastrate, difficolta' di alimentazione e di trovare un alloggio che a volte ci costretto a correre anche fino alle 11 di sera prima di trovare da dormire.
Ogni tanto, specie nei momenti piu' duri, Fabio, forse per stuzzicarmi, mi chiedeva: "se sapevi che era cosi' lo avresti fatto questo viaggio ? ...
Lo rifaresti ? ... ". Allora non gli ho risposto..., ora invece non avrei dubbi, lo rifarei subito ! A ripagarci di tutti i sacrifici basterebbe solo l'orgoglio di avercela fatta ad arrivare fin lassu'.
Viaggiando in bici non puoi divagare molto in itinerari 'turistici', ma paradossalmente le difficolta' e le esigenze di questo viaggiare ti portano a vivere e a comprendere profondamente le realta' del luogo, ad avere un contatto diretto con la gente comune, quella che contatti per strada per avere una indicazione o che vai a disturbare fino in casa per avere una borraccia d'acqua.
Ed e' proprio questo che ci ha parecchio arricchiti culturalmente.
Pur con qualche difficolta' di linguaggio, la gente riesce sempre a trasmetterti un po' del suo mondo, e di questi episodi ne avrei tantissimi da raccontare.
Mi resta un 'pieno' di esperienze e di ricordi che conservero' a lungo e anche un po' di nostalgia per quei giorni passati a girare un po' di mondo con dei veri amici.
Silvano
L'itinerario
Partiti da Tarvisio, siamo subito entrati nello splendido mondo collinare che circonda Villach fatto di laghi e prati, e circondato da boschi, dirigendoci poi verso l'altrettanto magnifico Altipiano di Perchau. Siamo nel cuore dell'Austria. Si scende nella piu' pronunciata valle del Fiume Mur per riprendere subito la salita che porta al passo di Triebner, in un paesaggio di media montagna che sembra uscito dai disegni animati. Una precipitosa discesa, un lungo fondovalle e poi la breve e poco impegnativa salita del Passo Pyhrn, per scollinare in Alta Austria e scendere a Linz nella profonda depressione del Danubio. Questo tratto e' entusiasmante, colline pronunciate si alternano ad altre piu' aperte e poi ad un ampio fondovalle, la zona e' densamente abitata, tutto e' semplicemente perfetto. Passato il grande ponte sul Danubio ci si dirige verso il confine. Ancora colli ora piu' tondeggianti e, verso il confine, piccoli altipiani prativi e boscosi abbelliti da splendide cittadine.
Dal confine la strada punta diritto a C.Budejovice attraverso un altipiano molto ondulato. Districatisi nei grandiosi svincoli stradali della citta' si prende la strada che porta a Praga, passando per Tabor. Fino a Tabor la strada scende leggermente attraversando un pianoro leggermente ondulato con grandi campagne monotone, dopodiche' un'altra sequenza di colli piu' boscosi. Ormai, in prossimita' di Praga, si abbandona la statale che va a confluire nell'autostrada e per una strada secondaria, si scavalca un ripido e alto colle dal quale si domina la Citta', adagiata su numerosi colli, in tutta la sua immensa estensione. Varcato il ponte sulla Moldava, si costeggia il fiume e, attraversati tristi quartieri di periferia, si ritorna a pedalare in mezzo ad ampie campagne leggermente ondulate arrivando a Terezin/Litomerice, dove la Moldava getta le sue acque sull'Elba. Ormai il confine di ZinnWald con la DDR non e' molto lontano, ma si devono superare lunghi saliscendi impegnativi e monotoni e, dopo la fumosa Teplice, salire al passo che segna il confine.
Una ripida discesa e si e' subito nell' importante Citta' di Dresda, per costeggiare poi l'Elba fino all'incantevole Meissen. Lasciamo il fondovalle dell'Elba e ci portiamo in quell'immenso bassopiano leggermente ondulato che caratterizza tutta la parte centrale della Germania Est. Il paesaggio ora alterna coltivazioni estensive a pinete, belle, ma che a lungo andare diventano monotone, e attraverso le cittadine di Elsterwerda, HerzBerg, Juteborg ci portiamo in prossimita' di Berlino. Il problema e' entrare in Berlino. Si percepisce la vicinanza di una immensa citta', ma e' come se non esistesse. Le strade sono fatte in funzione delle citta' satellite, della DDR, che accerchiano la metropoli, ma nessun cartello ne indica la presenza. Per una stradina secondaria che sembra portare a un secondario quartiere di periferia si accede all'immensa metropoli. Girare Berlino e' come essere abbandonati, ad occhi bendati, in un mostruoso labirinto.
Dai grandiosi quartieri di palazzoni stile Staliniano di Potsdam riprendiamo la strada delle campagne. Passando per numerosi piccoli centri, tra cui spicca per bellezza LuterStadt, e sfiorando la citta' di Lipsia, ci portiamo a Grimma. Da qui il paesaggio cambia, le colline si fanno piu' pronunciate e ci preannunciano la vicinanza del confine Cecoslovacco. Attraversata la Citta' di Karl-Marx-Stadt andiamo a risalire il FichtelBerg che segna il Confine.
Si precipita a Carlovy Vary, allungata in un boscoso fondovalle, per poi risalire nel bellissimo altipiano di Mnichov e Plana. Contornando il confine con la Germania Ovest, la strada ci porta, con una infinita serie di saliscendi molto impegnativi, a Zelezna Ruda.
Affettiamo un breve tratto della parte piu' Orientale della Baviera per scendere nella grandiosa depressione alla confluenza dell'Inn nel Danubio a Passau.
Passiamo in Austria attraverso il Ponte sull'Inn, che poi costeggiamo fino ad Altheim, per poi puntare in direzione di Salisburgo che raggiungiamo attraverso emozionanti ed entusiasmanti colli allietati da numerosi laghetti. Dalla citta' risaliamo tutto il medio corso del fiume Salzach incassato in impressionanti forre rocciose, per portarci a Bruck, all'inizio della strada del GrossGlockner. Superato il famoso passo di altissima montagna e un altro breve ostacolo, il passo di Isel, piombiamo nell'ampia e dolce valle della Drava a Lienz.
Si ritorna in Italia risalendo l'alta valle della Drava fino a Dobbiaco. Ancora leggera salita fino a Cimabanche ed infine, tutto in discesa, l'ultimo tratto di trasferimento, attraverso Cortina e Belluno, fino a casa.
L'itinerario in dettaglio
località | Km(!) | Km(gg) | Km($) |
H.Slm | +&- | % | (!) |
TARVISIO |
0 |
0 |
0 |
751 |
0 |
0 |
partenza... |
Coccau |
4 |
4 |
4 |
800 |
49 |
1 |
confine... |
Villach |
23 |
27 |
27 |
500 |
-300 |
-1 |
città industriale, ponte sulla Drava |
SettenDorf |
7 |
34 |
34 |
530 |
30 |
0 |
lungolago lungo |
FeldKirken |
16 |
50 |
50 |
556 |
26 |
0 |
bella zona di basse colline |
Glanegg |
9 |
59 |
59 |
560 |
4 |
0 |
colline molto abitate |
St.Veit Glan |
17 |
76 |
76 |
580 |
20 |
0 |
bivio (sx) |
DurmFed |
11 |
87 |
87 |
590 |
10 |
0 |
zona ciclisticamente molto piacevole |
PockStein |
9 |
96 |
96 |
610 |
20 |
0 |
colline piu' alte e boscose |
Friesach |
8 |
104 |
104 |
634 |
24 |
0 |
ampio fondovalle collinare |
WildBach |
8 |
112 |
112 |
650 |
16 |
0 |
valle piu' stretta e boscosa |
NeuMarkt |
7 |
119 |
119 |
830 |
180 |
3 |
piacevole salita, poco impegnativa, nel bosco |
Perchau Sattel |
6 |
125 |
125 |
1.005 |
175 |
3 |
altipiano aperto molto bello |
Sheifling |
8 |
133 |
133 |
780 |
-225 |
-3 |
discesa ripida, bivio (sx) |
St.Georgen |
12 |
145 |
145 |
750 |
-30 |
0 |
fondovalle e strada stretta |
St.Peter JudenBurg |
10 |
155 |
155 |
730 |
-20 |
0 |
valle piu' pronunciata, bivio (sx), salitella |
Pols |
5 |
160 |
160 |
800 |
70 |
1 |
altipiano collinare, I^Tappa |
ModerBrugg |
11 |
11 |
171 |
810 |
10 |
0 |
tipica vallata austriaca, bellissima |
St.Johann |
10 |
21 |
181 |
850 |
40 |
0 |
bellissimo paesaggio di media montagna |
Triebner Tauern |
10 |
31 |
191 |
1.265 |
415 |
4 |
passo alpino boscoso, facile salita |
Triebner |
9 |
40 |
200 |
708 |
-557 |
-6 |
discesa ripidissima, bivio (sx) |
RottenMan |
8 |
48 |
208 |
674 |
-34 |
0 |
ampio fondovalle montagnoso, incrocio autostradale |
Liezen |
12 |
60 |
220 |
659 |
-15 |
0 |
cittadina industriale, bivio (sx) |
Pyhrn |
5 |
65 |
225 |
900 |
241 |
5 |
salita non impegnativa, un po' monotona |
PyhrnPass |
2 |
67 |
227 |
945 |
45 |
2 |
passo alpino |
Spital |
9 |
76 |
236 |
650 |
-295 |
-3 |
localita' incantevole |
St.Pankraz |
16 |
92 |
252 |
550 |
-100 |
-1 |
bellissima zona di estese colline e vasto |
Klaus |
10 |
102 |
262 |
510 |
-40 |
0 |
fondovalle densamente abitato con numerose splendide |
KirkDorf |
11 |
113 |
273 |
450 |
-60 |
-1 |
cittadine attorniate da campagne ben coltivate... |
VoitsDorf |
18 |
131 |
291 |
450 |
0 |
0 |
saliscendi durissimi, bivio (sx), discesa |
KremsMunster |
10 |
141 |
301 |
300 |
-150 |
-2 |
grandiosa Abbazia in alto sulla collina |
Kematen |
10 |
151 |
311 |
280 |
-20 |
0 |
fondovalle boscoso con insediamenti industriali |
Traum |
18 |
169 |
329 |
260 |
-20 |
0 |
periferia di grande citta' industriale |
Linz |
17 |
186 |
346 |
254 |
-6 |
0 |
citta' industriale, II^citta' austriaca, grandioso ponte sul Danubio |
GallNeuKirken |
18 |
204 |
364 |
350 |
96 |
1 |
imponenti colline prative |
Gotschka |
10 |
214 |
374 |
450 |
100 |
1 |
fondovalle collinare verdeggiante, bivio (sx), breve salita dura |
NeuMarkt |
6 |
220 |
380 |
530 |
80 |
1 |
sommita' di panoramico colle. II^Tappa |
FreiStadt |
10 |
10 |
390 |
563 |
33 |
0 |
cittadina caratteristica, meraviglioso altipiano |
RainBach |
6 |
16 |
396 |
600 |
37 |
1 |
collinare aperto tra boschi e prati |
(passo) |
2 |
18 |
398 |
685 |
85 |
4 |
salita monotona, passo insignificante, lunga discesa |
D.Dvoriste |
12 |
30 |
410 |
617 |
-68 |
-1 |
confine Austria/Cecoslovacchia |
Kaplice |
10 |
40 |
420 |
529 |
-88 |
-1 |
brutale impatto ... con il mondo Cecoslovacco |
Velesin |
5 |
45 |
425 |
500 |
-29 |
-1 |
saliscendi impegnativi |
Kam.Ujezd |
10 |
55 |
435 |
450 |
-50 |
-1 |
vasto a |
Kam.Ujezd |
10 |
55 |
435 |
450 |
-50 |
-1 |
vasto altopiano ondulato |
C>Budejovice |
16 |
71 |
451 |
384 |
-66 |
0 |
grandi svincoli stradali, ciminiere, camions |
Vaseli Luz |
33 |
104 |
484 |
429 |
45 |
0 |
altopiano collinare, grandi coltivazioni estensive |
Sobeslav |
9 |
113 |
493 |
300 |
-129 |
-1 |
leggera, lunghissima discesa, ampie campagne monotone |
Tabor |
20 |
133 |
513 |
280 |
-20 |
0 |
grandi palazzoni, importante snodo stradale, camions |
Votice |
28 |
161 |
541 |
600 |
320 |
1 |
salita, colline boscose |
Benesov |
15 |
176 |
556 |
450 |
-150 |
-1 |
passo collinare boscoso, caprioli e lepri |
Parici |
5 |
181 |
561 |
400 |
-50 |
-1 |
leggera discesa, largo fondovalle coltivato e monotono |
Jesenice |
16 |
197 |
577 |
700 |
300 |
2 |
salite e discese lunghe e ripide, alte colline boscose |
PRAGA |
25 |
222 |
602 |
187 |
-513 |
-2 |
citta' straordinaria. III^Tappa |
Zdiby |
28 |
28 |
630 |
200 |
13 |
0 |
squallida periferia di grande citta' |
Postrizin |
10 |
38 |
640 |
180 |
-20 |
0 |
basse colline |
Voltrusy |
8 |
46 |
648 |
168 |
-12 |
0 |
grandi coltivazioni estensive |
Straskov |
18 |
65 |
666 |
150 |
-18 |
0 |
mega fattorie e piccoli orti privati (fragole) |
Terezin/Litomerice |
24 |
88 |
690 |
146 |
-4 |
0 |
ex campo di concentramento, ponte sull'Elba. IV^Tappa. |
Lovosice |
9 |
9 |
699 |
171 |
25 |
0 |
ampie campagne collinari coltivate, lunghe salite monotone |
Borislav |
13 |
22 |
712 |
200 |
29 |
0 |
mega industria chimica con galattiche ciminiere |
Teplice |
15 |
37 |
727 |
230 |
30 |
0 |
incrocio importante, colline ripide e TANTE ciminiere |
Dubi |
5 |
42 |
732 |
358 |
128 |
3 |
importante citta' industriale, tante ciminiere e carbone |
Cinovec |
10 |
52 |
742 |
650 |
292 |
3 |
salita lunga ma piacevole e nel bosco |
ZinnWald |
3 |
55 |
745 |
730 |
80 |
3 |
Confine Cecoslovacchia/DDR |
KipsDorf |
10 |
65 |
755 |
600 |
-130 |
-1 |
discesa con pave', pascoli, bosco |
SchmiedeBerg |
6 |
71 |
761 |
500 |
-100 |
-2 |
tipica vallata tedesca |
DippodisWalde |
8 |
79 |
769 |
355 |
-145 |
-2 |
vallata piu' ampia, paesetti caratteristici |
Possendf |
10 |
89 |
779 |
450 |
95 |
1 |
paesaggio collinare piu' aperto |
Dresda |
15 |
104 |
794 |
106 |
-344 |
-2 |
grande citta', industrie, ciminiere, pave' terribile |
Radebeul |
10 |
114 |
804 |
95 |
-11 |
0 |
bel lungo riva dell'Elba, pave' terribile |
Coswig |
7 |
121 |
811 |
90 |
-5 |
0 |
bella vallata del grande fiume |
Meissen |
11 |
132 |
822 |
80 |
-10 |
0 |
citta' d'arte, ponte sull'Elba |
Gavermitz |
8 |
140 |
830 |
80 |
0 |
0 |
altipiano pianeggiante prativo, caserme e aereoporto russo |
GrossenHain |
8 |
148 |
838 |
80 |
0 |
0 |
piacevole altipiano verdeggiante |
Elsterwerda |
20 |
168 |
858 |
70 |
-10 |
0 |
bella cittadina immersa nel bosco |
Libenwerda |
12 |
180 |
870 |
70 |
0 |
0 |
cittadine caratteristiche, paesaggio monotono |
LangennaunDorf |
11 |
191 |
811 |
70 |
0 |
0 |
grandiose cave, paesaggi monotoni |
HerzBerg |
14 |
205 |
895 |
65 |
-5 |
0 |
coltivazioni estensive e pinete monotone |
BermsDorf |
9 |
9 |
904 |
65 |
0 |
0 |
misero paesetto con ciminiere. V^Tappa |
WelsicknDorf |
19 |
28 |
923 |
70 |
5 |
0 |
paesi agricolo/industriali, ciminiere, pave' |
Juteborg |
16 |
44 |
939 |
65 |
-5 |
0 |
cittadina caratteristica, pave' terribile |
LuckenWalde |
15 |
59 |
954 |
100 |
35 |
0 |
ogni cittadina ha il suo bel ... pave' |
Wiesenhgn |
17 |
76 |
971 |
100 |
0 |
0 |
campagne e boschi monotoni |
Trebbin |
7 |
83 |
978 |
80 |
-20 |
0 |
ancora pave' |
Thyrow |
6 |
89 |
984 |
60 |
-20 |
0 |
piu' antica la cittadina, piuu' terribile il pave' |
LowenBruck |
10 |
99 |
994 |
40 |
-20 |
0 |
belle campagne ondulate |
GrossBeeren |
9 |
108 |
1003 |
35 |
-5 |
0 |
palazzoni residenziali stile sovietico |
BERLINO |
30 |
138 |
1033 |
33 |
-2 |
0 |
Muro di Berlino (c'era) e tanti palazzoni |
Potsdam |
30 |
168 |
1063 |
30 |
-3 |
0 |
citta'commerciale, alberghi lussuosissimi, V^Tappa |
Saarmund |
8 |
8 |
1071 |
100 |
70 |
1 |
sobborghi di grande citta', file e file di palazzoni |
Beelitz |
15 |
23 |
1086 |
70 |
-30 |
0 |
bella zona collinare con molto bosco |
Buchholz |
10 |
33 |
1096 |
90 |
20 |
0 |
boschi di conifere e estese campagne monotone |
TreuenBritzen |
7 |
40 |
1103 |
80 |
-10 |
0 |
coltivazioni estensive, paesaggio monotono, pave' |
Marzhna |
14 |
54 |
1117 |
70 |
-10 |
0 |
vastissimo altipiano ondulato, pave' |
Kropstadt |
6 |
60 |
1123 |
70 |
0 |
0 |
boschi e saliscendi |
LutherStadt |
13 |
73 |
1136 |
65 |
-5 |
0 |
Citta' di Martin Lutero, abbazzia meravigliosa, pave'... |
Eutsch |
6 |
79 |
1142 |
75 |
10 |
0 |
ponte sull'Elba |
KemBerg |
10 |
89 |
1152 |
90 |
15 |
0 |
campagne immense attorniate da colline boscose |
Tornau |
18 |
107 |
1170 |
100 |
10 |
0 |
mulini a vento originali |
B.Duben |
6 |
113 |
1176 |
90 |
-10 |
0 |
sterminate campagne |
EilenBurg |
20 |
133 |
1196 |
120 |
30 |
0 |
campagne ondulate, postazioni militari russe |
Wurzen |
17 |
150 |
1213 |
110 |
-10 |
0 |
incrocio con grande strada, traffico |
Grimma |
15 |
165 |
1228 |
140 |
30 |
0 |
splendida cittanina molto caratteristica. VII^Tappa |
GrossBothen |
8 |
8 |
1236 |
180 |
40 |
1 |
colline piu' accentuate e piu' belle, lunga facile salita |
Coditz |
12 |
20 |
1248 |
500 |
320 |
3 |
bellissimo altipiano |
Rochlitz |
9 |
29 |
1257 |
550 |
50 |
1 |
caratteristica cittadina sopra un bel colle |
MittWeida |
18 |
47 |
1275 |
400 |
-150 |
-1 |
grandi campagne collinari, lunga discesa |
Karl-Marx-Stadt |
24 |
71 |
1299 |
287 |
-113 |
0 |
citta' industriale, svincoli, pave', rotaie |
BurkhadtsDorf |
11 |
82 |
1310 |
700 |
413 |
4 |
cittadine industriali piu' povere |
Thum |
8 |
90 |
1318 |
600 |
-100 |
-1 |
saliscendi su ripide colline, falchi in volo |
EhrenfriedersDorf |
3 |
93 |
1321 |
650 |
50 |
2 |
lunga salita abbastanza dura |
AnnaBerg-Buchholz |
8 |
101 |
1329 |
600 |
-50 |
-1 |
spettacolare caratteristica cittadina, pave' |
FichtelBerg |
24 |
125 |
1353 |
1100 |
500 |
2 |
Confine DDR/Cecoslovacchia |
Jachymov |
8 |
133 |
1361 |
700 |
-400 |
-5 |
miseri paesi, lunga discesa |
Ostrov |
9 |
142 |
1370 |
400 |
-300 |
-3 |
cittadine squallide, bivio (sx) |
Karlovy Vary |
10 |
152 |
1380 |
374 |
-26 |
0 |
famosa citta' termale. VIII^Tappa |
Becov |
22 |
22 |
1402 |
533 |
159 |
1 |
salita lunga e facile, lago e bellissimo altipiano |
Mnichov |
9 |
31 |
1411 |
700 |
167 |
2 |
dolcissimo altipiano prativo |
Marianske Lazne |
13 |
44 |
1424 |
628 |
-72 |
-1 |
grande conca collinare, palazzoni, ciminiere |
Plana |
10 |
54 |
1434 |
750 |
122 |
1 |
ampia pianura, leggera discesa |
Kocov |
14 |
68 |
1448 |
450 |
-300 |
-2 |
minuscoli laghetti con allevamenti di oche |
Bor |
6 |
74 |
1454 |
469 |
19 |
0 |
tipiche colline e villaggi Boemi, nuvole di oche bianche |
Mirkov |
15 |
89 |
1469 |
600 |
131 |
1 |
pozze d'acqua completamente coperte da oche, pascoli |
Horsovsky Tyn |
10 |
99 |
1479 |
377 |
-223 |
-2 |
colline tondeggianti e boscose |
Domazlice |
15 |
114 |
1494 |
428 |
51 |
0 |
povera cittadina in aperta campagna, nidi di cicogne |
Kdyne |
10 |
124 |
1504 |
600 |
172 |
2 |
poveri paesetti Boemi, grandiosi saliscendi |
Loucim |
6 |
130 |
1510 |
550 |
-50 |
-1 |
pascoli e campi, saliscendi impressionanti |
Nyrsko |
15 |
145 |
1525 |
470 |
-80 |
-1 |
boschi, pascoli e colline tondeggianti |
HojsovaStraz |
14 |
159 |
1539 |
950 |
480 |
3 |
salita breve ma difficile |
Zelezna Ruda |
10 |
169 |
1549 |
790 |
-160 |
-2 |
localita' sciistica, bei chalet IX^Tappa |
Bayer EisenStein |
7 |
7 |
1556 |
724 |
-66 |
-1 |
confine Cecoslovacchie/RFT |
Zwiesel |
9 |
16 |
1565 |
500 |
-224 |
-2 |
lunga leggera discesa |
Rinchnach |
8 |
24 |
1573 |
500 |
0 |
0 |
altopiano boscoso e prativo |
KirkDorf |
8 |
32 |
1581 |
550 |
50 |
1 |
prati e pascoli |
SchonBerg |
12 |
44 |
1593 |
600 |
50 |
0 |
saliscendi, boschi |
Tittling |
15 |
59 |
1608 |
700 |
100 |
1 |
paesaggi tipicamente bavaresi |
Roderting |
13 |
72 |
1621 |
550 |
-150 |
-1 |
fondovalle alla tedesca |
Passau |
14 |
86 |
1635 |
290 |
-260 |
-2 |
ponte sul Danubio, grande citta' industriale e commerciale |
NeuHaus |
17 |
103 |
1652 |
320 |
30 |
0 |
tanto traffico, confine RFT/Austria |
Scharding |
3 |
106 |
1655 |
340 |
20 |
1 |
ponte sull'Inn |
Mitterding |
13 |
119 |
1688 |
350 |
10 |
0 |
campagne quasi pianeggianti, belle fattorie |
Altheim |
18 |
137 |
1686 |
350 |
0 |
0 |
campagne e qualche insediamento industiale |
Weng |
5 |
142 |
1691 |
354 |
4 |
0 |
coltivazioni estensive, ciliegie |
MauerKirken |
6 |
148 |
1697 |
400 |
46 |
1 |
basse colline con cittadine molto nitide |
HelpfauUttenDorf |
7 |
155 |
1704 |
430 |
30 |
0 |
tante belle casette austriache |
MattigHofen |
7 |
162 |
1711 |
454 |
24 |
0 |
grande strada statale, traffico |
PfaffStatt |
2 |
164 |
1713 |
460 |
6 |
0 |
ordinatissimi paesetti austriaci |
Jeging |
6 |
170 |
1719 |
470 |
10 |
0 |
bellissimo altipiano prativo, caprioli |
Perwang |
5 |
175 |
1724 |
480 |
10 |
0 |
colline pie' accentuate |
MattSee |
5 |
180 |
1729 |
490 |
10 |
0 |
bellissimi laghi, ideale per la bici X^Tappa |
OberTrum |
4 |
4 |
1733 |
500 |
10 |
0 |
colline dolcissime, laghi splendidi, paesaggi meravigliosi |
BergHeim |
16 |
20 |
1749 |
430 |
-70 |
0 |
stupenda zona collinare |
Salisburgo |
13 |
33 |
1762 |
425 |
-5 |
0 |
meravigliosa citta' |
Hallein |
20 |
53 |
1782 |
500 |
75 |
0 |
imbocco (impressionante) delle grandi montagne |
Golling |
14 |
67 |
1796 |
550 |
50 |
0 |
austero castello su sperone roccioso |
Tenneck |
16 |
83 |
1812 |
680 |
130 |
1 |
valle alpina stretta e tormentata |
BischofHofen |
10 |
93 |
1822 |
550 |
-130 |
-1 |
valle appena piu' ampia e abitata |
St.Johann Pongau |
8 |
101 |
1830 |
620 |
70 |
1 |
fondovalle salzach caratteristico |
Lend |
15 |
116 |
1845 |
650 |
30 |
0 |
paesaggi tipicamente alpini all'austriaca |
TaxenBach |
9 |
125 |
1854 |
700 |
50 |
1 |
posti da vacanza |
Bruck |
5 |
130 |
1859 |
770 |
70 |
1 |
valle di pascoli e mucche XI^Tappa |
Frush a/Gr. |
7 |
7 |
1866 |
1000 |
230 |
3 |
ultimo paesetto prima della grande montagna |
Ferleiten |
7 |
14 |
1873 |
1300 |
300 |
4 |
salita molto... molto... vedute di altissima montagna |
GrossGlockner |
26 |
40 |
1899 |
2505 |
1205 |
5 |
massima altezza del percorso e passo piu' alto dell'Austria |
HeiligenBlut |
15 |
55 |
1914 |
1400 |
-115 |
-7 |
tipica cittadina ai piedi della grande montagna bianca |
Putschall |
7 |
62 |
1921 |
1200 |
-200 |
-3 |
discesa entusiasmante |
Mortschach |
9 |
71 |
1930 |
1100 |
-100 |
-1 |
tipico fondovalle austriaco, spazzacamini al lavoro |
Winklern |
7 |
78 |
1937 |
965 |
-135 |
-2 |
interessante veduta sulla grande valle |
IselBerg |
3 |
81 |
1940 |
1204 |
239 |
8 |
salita breve e non troppo impegnativa |
Lienz |
13 |
94 |
1953 |
650 |
-555 |
-4 |
grandiosa discesa, ampio fondovalle, bella citta' |
Sillian |
30 |
124 |
1983 |
1000 |
350 |
1 |
leggera salita, bellissimo fondovalle, splendidi paesi |
Prato alla Drava |
4 |
128 |
1987 |
1100 |
100 |
3 |
confine Italia/Austria |
Dobbiaco |
10 |
138 |
1997 |
1250 |
150 |
2 |
qui nasce la Drava XII^Tappa |
Cimabanche |
18 |
18 |
2015 |
1580 |
330 |
2 |
confine tra mondo tedesco e latino |
Cortina |
14 |
32 |
2029 |
1200 |
-380 |
-3 |
la perla delle dolomiti |
Pieve di Cadore |
30 |
62 |
2059 |
900 |
-300 |
-1 |
il cuore del cadore |
Longarone |
24 |
86 |
2083 |
470 |
-430 |
-2 |
la diga... |
Belluno |
18 |
104 |
2101 |
380 |
-90 |
-1 |
capitale delle nostre montagne |
Busche |
22 |
126 |
2123 |
300 |
-80 |
0 |
ponte sul Piave |
Onigo |
26 |
152 |
2149 |
200 |
-100 |
0 |
lo sbocco delle nostre montagne |
Castelfranco Veneto |
24 |
176 |
2173 |
100 |
-100 |
0 |
finalmente... piatta e in bolla... la pianura ! |
CURTAROLO (Padova) |
24 |
200 |
2197 |
30 |
-70 |
0 |
arrivo a casa |
L'aspetto tecnico
La bicicletta e' un mezzo semplice e povero, ma affidabile. Meccanicamente non abbiamo avuto particolari problemi, a riprova di questo il fatto che abbiamo forato una sola volta. Nonostante le strade di pave', davvero terrificante, della Germania Est e la molta pioggia che ci ha accompagnato per buona parte del percorso. L'unico organo meccanico che e' andato letteralmente consumato e' stata la catena.
L'itinerario che abbiamo effettuato si deve considerare (e non solo per l'aspetto ciclistico) veramente molto, molto impegnativo. Abbiamo scelto di viaggiare in bicicletta SENZA auto al seguito in quanto siamo convinti che in questo modo ci si possa immergere fino in fondo nelle realta' attraversate. Solo cosi', riteniamo, si puo' parlare di giro "cicloturistico". L'auto al seguito e' una scappatoia che riduce e sfalsa completamente l'impegno del percorso. Ci siamo resi conto, ancor di piu', che la nostra vecchia e cara Europa e' benissimo a portata delle nostre gambe. Ad ogni passaggio di frontiera e' corrisposto un tipo di ambiente e di paesaggio completamente diversi i quali, ovviamente, hanno condizionato il tipo di corsa.
In Austria all'andata siamo passati per larghi fondovalle collinari e passi di modesta altitudine con pendenze 'facili', un tipo di correre a tratti
entusiasmante, complessivamente poco impegnativo. Al ritorno la nota tecnica di maggior spessore riguarda la strada del GrossGlockner, e' il gruppo montuoso e il passo Alpino piu' alto dell' Austria. Si tratta di una salita davvero MOLTO impegnativa, la pendenza e' continua e costante al 12 % per almeno 25 Km., con un dislivello di oltre 2.000 Mt. E' da notare che la sommita' e' un lungo crinale con saliscendi e strappi molto duri culminanti con i Passi Edelweiss a Mt. 2.400 e Hochtor a Mt. 2505. Noi l'abbiamo affrontato in una giornata terribile: partiti gia' sotto la pioggia, in alto ci siamo ritrovati sotto una gelida tormenta di neve, con visibilita' praticamente nulla, era persino difficile vedere i bordi della strada.
La Cecoslovacchia, abbiamo attraversato tutta la Boemia: e' caratterizzata da una sequenza INFINITA di saliscendi. Tipiche sono le strade larghe e dritte che scavalcano direttamente, e senza mezze misure, la sequenza di colli. La corsa e' quasi sempre impegnativa, gli strappi spesso sono vere e proprie salite con pendenze 'molto sensibili'. Spesso ci si lascia prendere dall'entusiasmo con picchiate in discesa come fossero trampolini di lancio per la successiva salita, ma non mancano le lunghe salite monotone. Sconsigliabili le grandi strade camionabili a causa dell'intenso traffico di impressionanti... camions.
Un grande bassopiano leggermente ondulato caratterizza l'interno della Germania Est, solo verso il confine a sud le colline sono piu' pronunciate e ricordano da vicino quelle della Cecoslovacchia. Qui non sono le pendenze delle salite a spaventare ma il Pave'. Pave' terribile e ancora Pave' sulle strade delle cittadine di campagna per centinaia di Km. rendono il percorso molto sofferto, a
tratti addirittura allucinante. Costringono il ciclista a continue acrobazie specie con il pave' bagnato che sembra spalmato di sapone, si deve procedere sempre con la massima concentrazione. Si aggiunga a questo le notevolissime difficolta' logistiche di trovare da mangiare e da dormire che ci hanno tenuto in un continuo stato di drammatica apprensione (provate ad immaginare cosa significa questo per degli affamati ciclisti, senza ammiraglia... al seguito) ed il clima proibitivo. Una vera tribolazione insomma!
I principali passi effettuati |
Passo |
Alt. |
Km. |
% Media |
% Max |
Perchau Sattel |
1.005 |
15 |
3 |
6 |
Triebner Tauern |
1.265 |
10 |
3 |
6 |
Pyhrn Pass |
945 |
5 |
6 |
8 |
Dvoriste |
685 |
5 |
4 |
6 |
ZinnWald |
730 |
5 |
6 |
8 |
FichtelBerg |
1.100 |
10 |
5 |
10 |
Mnichov |
700 |
25 |
2 |
6 |
Zelezna Ruda |
950 |
5 |
10 |
13 |
GrossGlockner |
2.505 |
40 |
10 |
12 |
IselBerg |
1.204 |
3 |
8 |
10 |
Cimabanche |
1.580 |
60 |
2 |
5 |
L'aspetto turistico
Tralasciando l'Italia, che in questa occasione e' stata percorsa solo in funzione di trasferimento, se vogliamo considerare solamente l'aspetto turistico puro e semplice non vi e' alcun dubbio che l'Austria e' la regione che piu' di tutte soddisfa. Da qualsiasi punto di vista si tenti un confronto la differenza appare macroscopica. L'ambiente naturale e' l'aspetto che piu' di tutti coinvolge anche emotivamente. Colli dolcissimi, boschi, prati, laghi idilliaci, alte montagne innevate, tutto sembra prelevato direttamente dal primordiale Paradiso Terrestre e con una varieta' di forme e ambienti infinita. In questo straordinario ambiente sono 'immersi' gli splendidi paesetti Austriaci e fra le citta' spicca come una perla preziosa Salisburgo. La gente e' ovunque cordiale, simpatica e disponibile. Chi cerca una vacanza romantica, una buona gastronomia e il comfort che le elegantissime GastHof e le semplici Zimmer private sanno dare, qui non avra' delusioni, ma piacevolissime sorprese.
Per il turista Praga e Cecoslovacchia sono sinonimi. In effetti Praga e' una citta' che offre molto e puo' reggere bene il confronto con le piu' famose citta' turistiche. Merita un apposito viaggio. Le altre cittadine della Boemia erano originariamente bellissime, purtroppo ora sono molto degradate e molte citta' non sono altro che agglomerati di palazzoni circondati da sequenze di ciminiere in un panorama che noi definiremmo di 'archeologia industriale'. Spicca positivamente l'importante citta' termale di Carlovy Vary. Il paesaggio e' in genere di dolci sequenze di colline con molto bosco, ma le grandi coltivazioni estensive, e miseri paesi, rendono l'ambiente a tratti monotono e triste. Mi e' piaciuto molto l'altipiano attorno a Bor, vicino al confine con la RFT. Fuori dall'apposito circuito turistico di Praga, Hotels eleganti e confortevoli, buona cucina e tutti i requisiti del turismo classico, sono solo un vago e lontanissimo ricordo. Qui bisogna non solo sapersi adattare, ma anche e soprattutto sapersi arrangiare...
Che dire della Germania Est tranne che turisticamente c'e' ben poco da vedere. Le citta' importanti, durante la guerra, sono state completamente rase al suolo, non resta che qualche rudere e file e file di tristi palazzoni. Anche qui il paesaggio tipico include le ciminiere di mattoni rossi e l'atmosfera e' carica degli odori e colori di una economia che va a Lignite. Si sono salvate solo piccole cittadine di campagna, quanto basta per farci assaggiare l'esaltante atmosfera Gotica. Tra tutte ricordo Meissen, LuterStadt e Grimma. Il paesaggio, come gia detto, e' spesso monotono, solo verso i confine sud i colli sono affascinanti. I supporti turistici (per il momento ovviamente...) semplicemente non esistono, percio' sono problemi...
Berlino. Il nome e' di quelli che solo a pronunciarlo fa palpitare il cuore... ma chi vi cerca monumenti, piazze, ecc... ed e' attrezzato di sola macchina fotografica, e' meglio che diriga i propri progetti altrove ! L'unica cosa da vedere e' (anzi era) proprio... IL MURO !
L'aspetto umano
Indubbiamente anche sotto il profilo del modo di vita l'Austria e' un paradiso. Un modo di vita pienamente 'integrato' nella splendida e rispettata natura, un esempio al quale noi, del 'Bel Paese', da maestri di 'bel modo di vivere', abbiamo ormai molto da imparare...
In Cecoslovacchia siamo capitati proprio nei giorni delle elezioni, erano momenti molto interessanti, ma abbiamo anche constatato che la situazione e' molto confusa. La disgregazione degli apparati Statali lascia spesso il posto al vuoto e la gente non sa bene come comportarsi. Molti fanno la fame, ma ci sono gli approfittatori che fanno affari d'oro. Gli umori della gente sono molto piu' vari e l' 'atmosfera' molto 'slava'. Tanti occhi tristi.
Berlino era la meta del nostro viaggio. Potete ben immaginare i motivi che ci hanno portato verso questa Citta' ponendo le altre motivazioni quasi in secondo piano. Le attese sotto questo aspetto non sono andate deluse e siamo contenti di aver saggiato, in prima persona e negli aspetti spesso meno noti, un momento cosi' intensamente particolare. Le martellate che abbiamo dato sul Muro e il percorrere la zona proibita all'interno del Muro con le nostre biciclette basterebbero a ricompensarci di tanta fatica, ma anche tutto il resto che abbiamo visto in Germania Est e in Cecoslovacchia e' stato qualcosa di importante. Abbiamo constatato come si vive in un paese che fino a poco fa era qualcosa di misterioso, e non sono mancate le sorprese. Ci siamo resi conto che sono proprio 'Tedeschi' con pregi e difetti dei fratelli dell'Ovest, ancor piu' accentuati da tanti anni di isolamento. Anche qui c'e' chi sta bene e chi invece fatica a sbarcare il lunario e che nella propria vita conosce solo fabbrica, lignite e birra e non ha mai sentito nominare in vita sua Venezia... E' proprio da queste persone che abbiamo avuto le maggiori soddisfazioni... Le file di palazzoni (che in fin dei conti non sono diversi da quelli delle nostre citta') e le ciminiere, ci hanno dato tanta tristezza e ci hanno fatto tanto pensare al senso della vita, ma ci siamo anche resi conto che tra tutti i paesi dell'Est la DDR sara' l'unico che giro di pochissimo tempo cancellera' la differenza con l'Ovest. I militari Russi onnipresenti sono ancora molto temuti, la DDR per loro era solo un immenso campo di battaglia. Speriamo, soprattutto per la povera gente, che da servitu' militare russa il tutto non si trasformi in sfruttamento 'capitalistico' da parte dei 'fratelli' della Germania Ovest che a bordo di lussuosissime automobili gia' ronzano come falchi fin nei piu' piccoli paesetti. Un ricordo particolare meritano le simpaticissime Traband.
Il Muro e' caduto e la gente dell'Est puo' ora affacciarsi a 'capire' il nostro modo di vita. Speriamo sia caduto anche per noi dell'Ovest. Per noi che ci siamo avventurati fin la' in bicicletta le emozioni raccolte sono veramente tante e ci confermano ancor di piu', se mai ce ne fosse stato bisogno, che la bicicletta e' veramente un' 'arma' che abbatte TUTTE le frontiere.
E' un''arma' di pace perche' 'faticare in terre ignote' porta a conoscere gli altri...
L'avventura e' innanzitutto un viaggio nell'ignoto che e' dentro di noi stessi.
Note finali e considerazioni
Il resoconto di questo straordinario viaggio e' stato redatto, 'a caldo', pochi giorni dopo il ritorno.
Il 'muro' era caduto solo da qualche mese, ma solo in quei giorni gli avvenimenti storici e politici erano al loro culmine, molto confusi e difficilmente decifrabili, stavano prendendo solo allora una decisa e tumultuosa svolta. Si respirava un'aria di speranza e di entusiasmo, ma anche molta preoccupazione. Proprio in quei giorni venne deciso, in maniera improvvisa e del tutto inaspettata, il cambio alla pari tra Marco Federale e Marco DDR. Il muro era aperto solo in qualche varco, ed era ancora attentamente sorvegliato. Qualche giorno dopo venne demolito il mitico 'Check Point Charlie'. La mobilita' nella DDR era molto problematica e regnava la piu' totale confusione per quanto riguarda la moneta. I militari Russi facevano paura, di notte vigeva ancora il coprifuoco e giravano i carri armati. Gorbaciov governava in Unione Sovietica e nulla faceva presagire il drammatico crollo e smembramento dell'impero. La perdita della DDR e la riunificazione con la RTF erano considerate tra l'utopico e il fantascentifico, comunque da ammortizzare nel corso dei decenni. In Cecoslovacchia (impensabile lo smembramento) si tenevano le prime, vere, elezioni.
La storia ha fatto il suo corso, ed ora tutto ci appare piu' chiaro, ma in quei giorni nulla era scontato.
Il rileggere queste pagine ci serve a ricordare emotivamente quei fantastici giorni di storia.