bibliografia fotografia e multimedia | ||
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titolo | autore | edizione |
L'origine della bellezza | Stefano Mancuso | 2019 |
Fotografare in montagna | Cesare Re | 2016 - Edizioni del Capricorno |
Vedere è tutto - Interviste a H. Cartier-Bresson | P.Assouline | 2014 - Contrasto |
Arte e percezione visiva | R.Arnheim | GG.Feltrinelli |
L'occhio del fotografo | Michael Freeman | Logos |
La mente del fotografo | Michael Freeman | Logos |
La visione del fotografo | Michael Freeman | Logos |
Photo school. Paesaggi | Michael Freeman | Logos |
Comunicare con le immagini | C.Branzaglia | Bruno Feltrinelli |
Storia della fotografia | A.Madesani | Bruno Mondadori |
Corpo e figura umana nella fotografia | E.Grazioli | Bruno Mondadori |
L'immagine infedele - La falsa rivoluzione della fotografia digitale | C.Marra | Bruno Mondadori |
Storia della fotografia di montagna | G.Garimoldi | Priuli Verlucca |
Nuovo trattato di fotografia moderna | M.Langford | Il Castello |
Guida completa al reportage di viaggio | Scott S.Stuckey | National Geographic |
Saper vedere per fotografare | G.Forti | Editrice Reflex |
Nuove tendenze del fotoritratto | B.Hurter | Editrice Reflex |
Modelle in posa - guida professionale | Billy Pegram | Editrice Reflex |
Guida completa alla macrofoto | John Shaw | Editrice Reflex |
Fotografia - Teoria e pratica della reflex | G.Forti | Editrice Reflex |
Hasselblad System Compendium | G.Sartorius | Editrice Reflex |
L'occhio del fotografo | autori vari | Continents Editions |
Bibliografia ragionata della cultura delle immagini | A.Benedetti | Erga Genova |
Storia della fotografia | D.Mormorio | Newton |
Storia della fotografia | H.Gernsheim | Frasssinelli |
Fotografia come arte | V.Kahmen | Goerlich |
Rollei | A.Derqui | Edizioni Del Grifo |
Leica, an illustrated history | J.Lger | Frasssinelli |
Breve storia della macchina fotografica | J.Wade | Fotografare |
La macchina fotografica (the Camera) | B.Coe | Garzanti |
L'arte della dagherrotipia | S.Richter | Rizzoli |
Gli Alinari fotografi a Firenze | autori vari | Alinari |
Lettura strutturale della fotografia | N.Taddei | Edav Roma |
Breve storia della fotografia | J.Keim | Einaudi |
Storia della fotografia | B.Newhall | Einaudi |
L'occhio del fotografo | A.Feininger | Garzanti Vallardi |
La fotografia: principi di composizione | A.Feininger | Garzanti Vallardi |
fotografia: piccolo glossario di termini | |
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Exif | Estensione dello standard di registrazione di un file d'immagine nella quale vengono memorizzati i dati d'identificazione della fotocamera, i parametri di ripresa (data, messa a fuoco, esposizione, focale obiettivo, Gps, ecc.), dati di elaborazione dell'immagine ed eventuali commenti. Possono poi essere visualizzati con quasi tutti i programmi di elaborazione grafica e con utility dedicate. I dati possono essere utilizzati anche dai programmi di stampa per l'ottimizzazione del risultato. |
Bracketing | Tecnica di scattare in rapida successione (automaticamente) una serie di foto, tipicamente 3, variando un parametro di ripresa, per esempio l'esposizione. In questo caso viene catturata una immagine con valore di esposizione (presumibilmente) corretto, una foto sovraesposta e una sottoesposta, secondo l'impostazione di differenza (forcella) scelti. Serve ad assicurarsi che almeno una delle foto sia correttamente esposta. |
Hdr | High Dynamic Range.
Funzionalità del processo di elaborazione che estende la gamma tonale dell'immagine, per compensare le zone molto illuminate con le zone scure.
Prende le diverse immagini (bracketing) con le varie esposizioni e le unisce per ottenere una sola immagine direttamente in macchina oppure tramite un programma di fotoritocco.
E' più indicato fare il bracketing sui tempi di esposizione, lasciando la medesima apertura di diaframma, specie per i soggetti vicini, in quanto cambiando il diaframma cambierebbe la profondità di campo dell'immagine, cosa che il programma di elaborazione non è in grado di gestire. Per questa tecnica è obbligatorio l'uso del cavalletto, le 3 (o più) immagini devono essere perfettamente uguali. |
D-Lighting | Funzionalità del processo di elaborazione immagine delle fotocamere Nikon, il D-Lighting estende la gamma tonale dell'immagine, per compensare le zone molto illuminate con le zone scure come se si usasse un lampo di schiarita. Funziona bene con la misurazione luce in 'Matrix' e le impostazioni automatiche. |
Pixel binnig | Tecnica per cui gruppi di pixel circostanti vengono interpretati come un unico grande pixel in grado di catturare molta più luce. Questo espediente riduce la risoluzione reale del sensore, ma permette di recuperare sensibilità alla luce. |
Raw | File di informazioni 'grezze' registrate direttamente dai pixel del sensore senza alcuna modifica software da parte del programma di elaborazione d'immagine della macchina digitale. E' anche definito 'negativo digitale' e per essere utilizzato necessita di un programma (o estensione dei programmi di elaborazione d'immagine). La 'ricomposizione' dell'immagine avviene dal software d'elaborazione d'immagine (es. Photoshop) e non dal programma di conversione della fotocamera (che produce files .jpg già pronti in formato standardizzato). Per rincorrere le continue migliorie tecniche delle fotocamere e programmi elaborazione d'immagine, il formato è legato al modello di macchina fotografica, pertanto esistono numerosi formati e pochi 'standard' (situazione in via di miglioramento). I file Raw sono di grandi dimensioni (almeno 10 volte un corrispondente file .jpg) anche se attualmente l'evoluzione porta a formati con 'compressione senza perdita di dati'. |
Codec | (Compressor/Decompressor) Algoritmo per la compressione e decompressione di immagini e video. Ne esistono numerosi. |
Avi | Formato video non compresso tipico della registrazione su cassetta magnetica. E' uno dei numerosi tipi di Codec. |
Avchd | Audio Video Compression for HD. Formato video di registrazione ad alta definizione compresso. Consente di registrare su numerosi tipi di supporto, incluso il Dvd e le schede di memoria. |
Focale | (o lunghezza focale) Distanza tra il centro ottico dell'obiettivo e piano di messa a fuoco (pellicola o sensore), con raggi provenienti dall'infinito. |
Tiraggio | Distanza tra il bocchettone d'innesto di un obiettivo e il piano di messa a fuoco, sia pellicola che sensore digitale. |
Ccd | (Charge Coupled Device) Sensore analogico composto da una matrice di fotodiodi sensibili alla luminosità ma non al colore. Ogni punto fotosensibile (pixel) è ricoperto da un filtro colorato per misurare il colore (RGB). La carica elettrica viene immagazzinata in condensatore per ogni pixel. I valori vengono scaricati serialmente (matrice) e convertiti in misura digitale. Inizialmente aveva una qualità d'immagine finale superiore al CMos, soprattutto per quanto riguarda il 'rumore' o grana digitale, attualmente il livello qualitativo è equivalente e viene perciò preferito il CMos che ha processi produttivi più standardizzati e quindi più economici. |
CMos | (Complementary Metal Oxide) Sensore composto da una matrice di fotodiodi sensibili alla luminosità. Rispetto al CCD ha una costruzione più semplice, ma più performante, i singoli pixel vengono letti singolarmente, consuma meno energia ed è più veloce, e contiene i circuiti di processo delle immagini nello stesso chip, mentre nei CCD sono alloggiati in un chip separato. |
Foveon | Sensore a strati sovrapposti sensibili al colore raggiunti dalla luce attraverso semitrasparenze dello strato sensibile, ognuno dei 3 strati registra solamente il proprio colore (i colori fondamentali: rosso, verde, blu), viene commercializzato su reflex Sigma (10 Mp ottenuti sommando i 3 strati da 3,4 Mp). |
Aps | (Advanced Photo System) Sistema fotografico sviluppanto negli anni '90 con pellicola in grado di registrare alcune informazioni su banda magnetica accanto al fotogramma. Il formato (30,2x16,7) è più piccolo del 35 mm e permette stampe con rapporto formato 16:9 e panorama 3:1. Con l'introduzione dei sensori digitali la dimensione del fotogramma venne utilizzata per le ottiche appositamente realizzate per questo formato, dando vita al sistema DX con sensore di pari dimensioni, con leggere differenze tra APS-C (Classic) di Nikon e Canon. |
DX / FX | Sigle riferite alla grandezza del sensore digitale. DX per indicare sensori nel formato Aps, FX per i sensori 'Full Frame' vale a dire della medesima grandezza del formato 35mm su pellicola (24x36 mm), possono pertanto utilizzare direttamente obiettivi e accessori dei sistemi reflex 35mm. |
Evil | Electronic Viewfinder Interchangeable Lens, che significa macchina fotografica digitale a "mirino elettronico e a lenti intercambiabili". Rispetto alle reflex non ha lo specchio e il mirino (elettronico) riproduce l'immagine continua che registra il sensore. Per questo formato, generalmente, il sensore è in formato Aps o in Quattro/Terzi. Dovrebbe offrire la flessibilità di una reflex (o quasi...) e la portabilità (o quasi...) di una compatta. |
Lcd Led Amoled | Riguardano gli schermi video a matrice di pixel, la differenza è nel sistema di illuminazione: retroilluminazione con tubo al neon per l'Lcd, retroilluminazione con luci Led, mentre per l'Amoled sono i pixel stessi che sono attivi ed emettono direttamente luce |
Pixel | (picture element) il 'punto' minimo visualizzabile da uno schermo o registrabile da un sensore, corrispondente al fotodiodo luminoso |
Ppi | (pixel per inch - pixel per pollice) unità di misura per definire la risoluzione di monitor, scanner e dispositivi digitali |
Dpi | (dots per inch - punti per pollice) unità di misura grafica utilizzata per indicare il numero di punti riproducibili su stampa, ed anche risoluzione di una stampante |
MegaPixel | unità di misura corrispondente a 1 milione di pixel |
Bit | una singola unità di informazioni memorizzabili, per il digitale è quindi la presenza o l'assenza di tensione in un diodo, indicata anche con 0/1 o acceso/spento |
Byte | unità di misura corrispondente a 8 bit, per la codifica di una informazione più complessa, una spece di anagramma di bit |
KiloByte | 1024 byte |
MegaByte | 1 milione di byte, da non confondere con MegaPixel |
TeraByte | 1 miliardo di byte |
sintesi dei colori, temperatura colore, bilanciamento del bianco | |
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RGB - sintesi additivaRed, Green, Blu, sono i colori primari della 'sintesi additiva' usati per i sistemi elettronici (anche fotocamere) in cui l'aggiunta di un colore apporta luce, con la combinazione massima che produce il bianco.CMYK - sintesi sottrattivaCiano, Magenta, Yellow, sono i colori base in 'sintesi sottrattiva' usati per il sistema a pellicola e nella stampa. Sottrattiva in quanto l'aggiunta di un colore sottrae intensità alla luce, infatti la combinazione massima produce il nero, quale espressione di assenza di luce. A questi viene aggiunto il nero 'pieno' (K). | |
scala temperatura colore e gradi KelvinTemperatura del colore e bilanciamento del bianco sono termini che riguardano la percezione che abbiamo del bianco a seconda delle diverse situazioni ambientali. I colori con illuminazione scarsa o con fonti di 'calore' basso (candele, fuoco, lampade incandescenza) saranno caldi e tendenti al rosso, viceversa più intensa è la radiazione (cielo limpido, spazio) e più i colori saranno afflitti da dominanti che tendono all'ultravioletto.L'occhio umano tende a compensare queste variazioni dando la sensazione che una superfice, per esempio un apposito cartoncino 'bianco', sia sempre il 'bianco' che ci aspettiamo e conosciamo. La pellicola e il sensore digitale, invece, registrano questa diversità producendo 'dominanti' di colore (dal rosato al bluastro) a seconda della luce ambientale. Per riportare al 'bianco' il 'bianco' si può impostare la temperatura colore in una apposita scala in gradi Kelvin tra le impostazioni della macchina digitale (o lasciare l'impostazione automatica) oppure cambiare il tipo di pellicola nella foto analogica o mettere dei filtri appositi. | |
fotografia digitale: fattore di forma e risoluzione dei sensori digitali | ||||||
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tipo fattore di forma | formato | larghezza (mm) | altezza (mm) | risoluzione max.teorica (MegaPixel) | densità pixel (MP/cmq) | fattore moltiplicazione lunghezza focale |
1/3,6" | 4:3 | 4,00 | 3,00 | |||
1/3,2" | 4:3 | 4,53 | 3,41 | |||
1/3" | 4:3 | 4,80 | 3,60 | |||
1/2,7" | 4:3 | 5,37 | 4,03 | |||
1/2,5" | 4:3 | 5,76 | 4,29 | 10 | 41 | |
1/2,3" | 4:3 | 6,16 | 4,62 | 12 | 33 | |
1/2" | 4:3 | 6,40 | 4,80 | 13 | 33 | |
1/1,8" | 4:3 | 7,17 | 5,31 | 13 | 25 | |
1/1,7" | 4:3 | 7,60 | 5,70 | 15 | 25 | |
2/3" | 4:3 | 8,80 | 6,60 | 16 | 19 | |
4/3" (Four Thirds) | 4:3 | 17,30 | 13,00 | 13 | 5 | 2 |
1/8" DX (Aps) | 3:2 | 23,70 | 15,70 | 16 | 2 | 1,5 |
35mm FX | 3:2 | 36,00 | 24,00 | 25 | 1,4 | 1 |
Leica S2 | 3:2 | 45,00 | 30,00 | 40 | 3 | |
Hasselblad | 6:4,5 | 48,00 | 36,00 | 50 | 3 | |
grandezza dei fotodiodi (pixel)Il riferimento più importante, per la qualità, è la densità dei fotodiodi espressa in MegaPixel/CentimetroQuadro.Più sono i MP per Cmq e più piccole sono le dimensioni del fotodiodo. E' pertanto chiaro che con la dimensione molto piccola dei sensori delle fotocamere compatte, il numero il maggior numero di MegaPixel peggiora la qualità del risultato. Dal sensore 4/3" cambia la grandezza dei pixel e si passa a formati 'professionali' che guadagnano in qualità anche nel 'rumore' digitale e nell'estensione dei valori Iso (gamma dinamica). Il numero massimo di pixel teorico è il valore discriminante oltre il quale un maggior numero di pixel porta al rapido degrado della qualità. |
sensore | compressione e capacità delle schede di memoria | formato e qualità della stampa | ||||||||
mega pixel | risoluzione | comp | 128 mb | 256 mb | 512 mb | 1 gb | 10 x15 | 20 x30 | 30 x45 | 50 x70 |
3 | 2048 x 1600 | minima | 70 | 140 | 280 | 560 | buona | buona | suff | insuff |
media | 135 | 270 | 540 | 1000 | ||||||
alta | 270 | 540 | 1080 | 2100 | ||||||
4 | 2272 x 1704 | minima | 55 | 110 | 220 | 440 | ottima | buona | buona | suff |
media | 105 | 215 | 430 | 850 | ||||||
alta | 215 | 430 | 860 | 1700 | ||||||
5 | 2560 x 1920 | minima | 50 | 100 | 200 | 400 | ottima | ottima | buona | suff |
media | 80 | 165 | 330 | 660 | ||||||
alta | 170 | 340 | 680 | 1300 | ||||||
7 | 3072 x 2304 | minima | 40 | 85 | 170 | 320 | profess | profess | ottima | buona |
media | 60 | 120 | 240 | 480 | ||||||
alta | 100 | 200 | 400 | 800 | ||||||
10 | 3600 x 2800 | minima | 25 | 50 | 130 | 250 | profess | profess | profess | ottima |
media | 40 | 80 | 150 | 300 | ||||||
alta | 60 | 100 | 190 | 400 | ||||||
15 | 4300 x 3500 | minima | profess | profess | profess | profess | ||||
media | ||||||||||
alta | ||||||||||
Per un confronto indiretto con la fotografia tradizionale su pellicola, si tenga presente che una diapositiva a 35 mm. di ottima qualità (supporto di marca, esposizione perfetta e scatto con macchina di alto livello) acquisita con un apposito scanner professionale per film (escludendo quindi gli adattatori per scanner piani) può raggiungere una risoluzione paragonabile tra i 10 e i 12 megapixel. |
Tabella delle dimensioni di stampa ottenibili ripetto al numero di pixel dell'immagine digitale | |||
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sensore (megapixel) | risoluzione (alt. x larg.) in pixel | stampa a 150 Dpi (alt. x larg.) in cm. | stampa a 300 Dpi (alt. x larg.) in cm. |
3 | 1500 x 2000 | 27 x 34 | 13 x 18 |
4 | 1700 x 2300 | 28 x 38 | 14 x 19 |
5 | 2000 x 2600 | 32 x 43 | 16 x 22 |
7 | 2300 x 3100 | 38 x 52 | 19 x 26 |
10 | 2700 x 3700 | 45 x 60 | 24 x 30 |
15 | 3200 x 4800 | 70 x 82 | 25 x 40 |
20 | 3700 x 5500 | 60 x 95 | 30 x 45 |
24 | 4000 x 6000 | 70 x 100 | 35 x 50 |
30 | 4400 x 6900 | 75 x 120 | 40 x 60 |
35 | 5000 x 7000 | 85 x 120 | 45 x 65 |
in brevePer stampare una foto di alta qualità in formato A4 (21x30 cm) su carta fotografica, è indispensabile una fotocamera con sensore di almeno 7 megapixel.Naturalmente l'immagine deve essere stata memorizzata alla massima qualità possibile e trattata con la minor perdita possibile dovuta alla compressione. |